Il counseling parte dal presupposto che ognuno ha dentro di sé le risorse necessarie per trovare la risposta ai suoi problemi, ed il counselor stimola il cliente a trovare la soluzione più adatta a lui attraverso l’ascolto attivo, l’empatia, la comunicazione e la rielaborazione del problema.
Il counselor è d’aiuto a chi si trova in un momento di difficoltà e incertezza della sua vita, aiutandolo ad avere più chiari alcuni aspetti di sé, anche in rapporto all’ambiente che lo circonda.
Il counseling può aiutare a superare una crisi, migliorare i rapporti con gli altri, accrescere la conoscenza di sé, permettere di elaborare emozioni e confini interiori.
Quando possono essere utili dei colloqui di counseling?
- Crisi personale di diversa natura (lavorativa, di coppia, familiare…)
- Difficoltà di relazione e gestione del conflitto (coppia, figli, colleghi…)
- Cambio “forzoso” del proprio status di vita per situazioni esterne (maternità, pensionamento, divorzi, cambio di lavoro o città, malattie o eventi accaduti a noi o ai nostri cari…)
- Difficoltà ad affrontare qualcosa che è da noi visto come un problema o che è fonte di stress
- Senso di insoddisfazione e inconcludenza
- paure
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Differenza tra psicoterapia e counseling
Le sedute di counseling non sono psicoterapia, non si lavora sull’inconscio e il focus temporale è diverso: la psicoterapia è più centrata sul passato della persona, mentre nel counseling ci si focalizza sul “qui e ora”, ovvero sullo stato presente.
Anche i tempi di durata del trattamento sono diversi: più lunghi quelli di psicoterapia considerando che il lavoro svolto è molto più approfondito.